Saper “leggere” le persone. Un ritorno alle nostre sensibilità ancestrali
Siamo creature affascinanti, capaci di lanciare mente e risorse alla ricerca della vita su altri pianeti, quanto di speculare sui significati della vita stessa, nella filosofia e psicologia. Ma a volte, dimentichiamo di essere animali. Per cui, durante una conversazione, siamo sì in ascolto del contenuto linguistico, ma i nostri organi di senso – vista in primo luogo – scandagliano costantemente l’ambiente in cerca di pericoli, come avrebbe fatto un uomo di Neanderthal, e come tali, siamo abilissimi, anche senza saperlo, a cogliere il minimo tremore della voce che possa segnalarci indizi di bu…
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Articolo a cura di Daniele Trevisani